SS Panzergrenadier Division “Götz von Berlichingen”

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di Faunus Lupercus

Il nome Götz von Berlichingen, fu attribuito alla divisione per omaggiare il cavaliere tedesco che combatté nella “Guerra Dei Contadini” ( Deutscher Bauernkrieg 1524 – 1526 ) nella Germania del XVI secolo, ancora Sacro Romano Impero Germanico. Dopo la pubblicazione di alcuni drammi di Goethe che ne raccontavano le vicende, il personaggio divenne molto popolare; secondo la leggenda, Berlichingen, aveva perso una mano in battaglia e si fece forgiare una protesi metallica che gli valse il soprannome di “mano di ferro”, ed infatti, l’emblema divisionale di questa unità Waffen SS era proprio una mano di ferro.
Poche unità delle Waffen SS cambiarono così spesso comandante, anche se molti ufficiali la diressero soltanto temporaneamente. Il generale di brigata SS-Oberführer, poi generale di divisione SS-Gruppenführer, Werner Ostendorff, fu il primo comandante della divisione ( al comando dall’ottobre del 43 al giugno del 44, quando fu gravemente ferito nei combattimenti in Normandia ). Al seguito si alterneranno diversi ufficiali ( Otto Binge, Otto Baum, Thomas Müller, Gustav Mertsch ) fino a quando Ostendorff non riprenderà il comando, nell’ottobre del 44. La divisione passò sotto il comando alternato di altri tre ufficiali, poi l’ SS-Oberführer Georg Bochmann, la diresse sino al termine della guerra.
Appena terminata la l’istituzione, la 17. SS-Panzergrenadier-Division “Götz von Berlichingen” fu messa in seno al LXXX corpo d’armata organico con un organico di due reggimenti di fanteria, un battaglione di Panzer, un battaglione d’artiglieria, un battaglione d’assalto e varie unità di sostegno logistico. La divisione, nel 44 non disponeva ancora di nessun carro comando e scarseggiavano anche i veicoli motorizzati per il trasporto truppe, anche se poteva contare su 42 cannoni d’assalto Stug e 12 semoventi anticarro Murder.
Il battesimo del fuoco avvenne a Carentan (comune francese di 6.500 abitanti situato nella regione della Bassa Normandia. ) il 10 giugno 1944, ove fronteggiò i paracadutisti alleati ma fu costretta a ritirarsi in attesa di rinforzi. L’unità prese parte anche ai combattimenti di Saint-Lo nelle famose labirintiche siepi che circondavano le campagne, ebbe dure perdite, anche se riuscì in più occasioni a mantenere il confronto. Il 6 agosto, i sopravvissuti si unirono alla Das Reich per costituire un Kampfgruppe, che avrebbe poi partecipato all’ardua “offensiva di Mortain”. Per sfuggire alla terribile Sacca di Falaise (10.000 morti nelle file del Reich ) l’unità fu suddivisa in piccoli gruppi che arretrarono nella regione di Champagne dove vennero nuovamente schierati in attesa della ricostituzione.
La divisione fu poi impiegata nella difficile difesa dell’Alsazia, a Metz si oppose agli Americani che tentavano di attraversare il Mosella, dopo macchinosi ma eroici tentativi di recuperare la testa di ponte, la divisione fu costretta a ritirarsi in attesa di nuovi rinforzi, che tardavano sempre più ad arrivare. In Novembre 44 la divisione era rimasta con soltanto 4.000 uomini 17 cannoni semoventi d’assalto Stug e 6 Flakpanzer, i costanti attacchi terrestri ed aerei avevano provocato perdite imponenti. In dicembre arrivarono i rinforzi, soldati di seconda scelta e dopo un breve periodo di riposo, la divisione fu posta in seno al XIII SS-Armeekorps.
Nel gennaio 45 va segnalata la sua presenza nella Battaglia Delle Ardenne ( l’ultima offensiva ) con operazioni di alleggerimento della pressione nemica sulle truppe Tedesche, ovvero attaccare la fanteria americana presente a Rimling, in Lorena ( Operazione Nordwind ). Anche se dotata di nuovi e pensanti mezzi ( Una compagnia di Panzer V Tiger ed un battaglione di caccia carri pesanti Jagdtiger ! ) non riuscì a spezzare le difese americane, ed il comandante della Berlichingen, l’SS-Standartenführer Hans Lingner, fu catturato. Il 25 gennaio l’operazione venne abbandonata.
Il 25 marzo, l’unita si trovava a nord del fiume Neckar per difendere i monti dell’Odenwald, il primo aprile contava a malapena 6.000 uomini. Raggiunta Norimberga i sopravvissuti si batterono caparbiamente sino al 24 aprile, giorno della ritirata verso Donauwort . Le restanti forze della Berlichingen andarono coraggiosamente incontro alla sorte a Moosburg, dove ingaggiarono gli ultimi mortali combattimenti.
Ufficialmente la divisione si arrese in Tirolo ad Achensee, il 7 maggio 1945.

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